Non sono in grado di fare adeguati ragionamenti di geopolitica, per una serie di motivi. Uno di questi è la mancanza di conoscenza delle scacchiere politiche nazionali dei Paesi Europei, altri attengono alla mancanza di conoscenza di altre scacchiere, collegate a quelli dei Paesi Europei, dove si giocano partite ben diverse e molto più importanti che condizionano la Politica Europea.
Per questi motivi i miei ragionamenti diventano molto limitati e forse paludosi, ma, come diceva Henri Bergson, del quale ho vaghi ricordi liceali, dove la ragione non riesce a trovare una strada interviene l’intuizione.
Ebbene, credo di avere intuito che l’Europa, questa Europa, prima o poi imploderà per essersi trovata in uno stato conflittuale, per lo scontro di due Civiltà che sono alla base di questa Unione, scontro che seppur latente ed intuibile non è stato volutamente analizzato. E’ evidente, lampante, solare come il Sole di Van Googh che la piattaforma europea è bifida: una parte Anseatica ed una parte Mediterranea.
Entrambe queste parti sono tenute artificiosamente insieme da una “moneta” che non rappresenta e che non potrà mai rappresentare, per motivi storici, una ricchezza unitaria e paradossalmente non solo non rappresenta una ricchezza unitaria, ma non rappresenta neanche la ricchezza di ciascun paese che fa parte di ciascuna piattaforma.
Giusto per esempio, Norvegia e Germania hanno due tipi di versi di ricchezza e di economia e così è per Italia e Grecia. Mentre però Italia e Grecia e gli altri Paesi Mediterranei (per la Francia il discorso è diverso, perché è un Paese ibrido, per una serie di motivi) hanno una piattaforma consolidata formata dalla Civiltà Mediterranea, continuando sull’esempio di Germania e Norvegia, questi due Paesi sono sorretti da una “Società Anseatica” e non Civiltà Anseatica che è cosa ben diversa.
In parole povere, trattandosi di due elementi formanti la piattaforma, uno Anseatico, l’altro Mediterraneo, non essendo classificabili gli elementi entrambi nella categoria delle Civiltà, essi tra di loro sono incommensurabili e quindi non hanno la possibilità di crescere insieme in maniera omogenea. Ecco, dunque che si crea il conflitto, da una parte una Civiltà, dall’altra una Lega messa su per interessi, neanche tanto omogenei, ma, piuttosto messa su per contrastare gli effetti di una Civiltà.
Non sia considerato un elemento di secondaria importanza, ma il rifiuto di inserire nell’atto fondativo dell’Europa il principio delle “radici cristiane”, a mio avviso va letto in questo senso. Un principio, non comune alle due piattaforme e quindi, un principio separatista.
Continuando sulle ali dell’intuizione la tendenza ad allargare la sfera o la piattaforma Anseatica, facendo aderire i Paesi del Nord Europa all’Unione Europea, mi porta a considerare l'evenienza probabile di un incremento della disparità economica tra gli stati “anseatici” e quelli “mediterranei” e quindi una dominanza illegittima in una unione paritaria.
Tutto questo si riproduce e si manifesta in un segno, una linea di rotta conservatrice degli Stati Mediterranei e ad essi aggiungo quelli con forte connotazione cristiana e cattolica: Polonia, Ungheria e i Paesi di discendenza asburgica che il Comunismo sovietico non è riuscito a rendere agnostici ed atei.
Sono due piattaforme continentali divisi da una faglia, che diventa ogni giorno più visibile, perché sempre più larga. In questa prospettiva, secondo me, va visto e considerato l’invito a recarsi negli USA fatto da Biden a Giorgia Meloni, tenuta in disparte nel summit europeo con gli USA, ma invitata in America, dopo la conferma della nomina a Presidente dei Conservatori Europei. L’America vuole questa Europa tenuta insieme molto artificiosamente ed usa “Macron” secondo i suoi interessi. In tutto questo gli Americani non hanno preso in considerazione un altro elemento di “geopolitica” profondamente incidente in tutto quello che ho sopra considerato: la posizione della Turchia, membro NATO, che fa parte a pieno titolo del Mediterraneo e di tutte le direttrici che conducono, inesorabilmente, i conservatori europei verso un dialogo sempre più stretto e permanente con gli Stati che si affacciano nel Mediterraneo. Quella è la piattaforma alla quale fanno riferimento le nostre origini sociali e religiose, che, proprio perché mediterranee, si manifestano come conservatrici.
Conflitto di Civiltà con la Società Anseatica? No, soltanto conflitto di interessi, una Civiltà non confligge con un’Unione e nel momento in cui i Popoli mediterranei dovessero prendere coscienza di ciò, l’America sarebbe molto più lontana.