22 giugno 2020

Che sta succedendo a Palinuro, (ex) perla del Cilento?

di Paolino Vitolo

Oggi 22 giugno è il secondo giorno d’estate. Ieri è stato il solstizio ed, essendo domenica, si è notata la presenza di un buon numero di turisti per le strade e sulle spiagge, nonostante il tempo non sia stato proprio perfetto. Sabato sera, per esempio, i ristoranti le pizzerie e gli agriturismi hanno fatto il pieno e chi non aveva prenotato ha rischiato di non poter mangiare.
Tutto questo ci riempie di soddisfazione: la paura del contagio Covid-19 sembra allontanarsi e tutti abbiamo una gran voglia di ritornare a vivere. A parte qualche sbavatura nella gestione delle spiagge, dove talvolta, soprattutto in prossimità dei confini tra lidi e spiaggia libera si sono notati assembramenti del tipo pre-pandemia, le cose sono andate piuttosto bene, anche se, a onor del vero, non siamo ancora al pienone di luglio e tanto meno di agosto. In particolare, si può stimare che le seconde case siano state occupate nello scorso fine settimana a non più del 30%.
E qui arriviamo alle dolenti note: nonostante l’afflusso obiettivamente non troppo consistente, stamattina lunedì 22 giugno alle ore 10 le strade di Palinuro sono apparse piene di rifiuti, a volte anche sparpagliati sul manto stradale a causa dell’opera di gabbiani ed altri animali più o meno selvatici.
Qualcosa del genere successe il 28 maggio scorso all’uscita del parco giochi del San Paolo a Palinuro. Feci una foto e la inviai al sindaco Carmelo Stanziola, il quale nel giro di mezz’ora fece ripulire lo spazio. E devo dire che egli è sempre molto solerte e sollecito nel recepire e risolvere queste incresciose situazioni.
In questi giorni però il problema si è ripresentato non solo sul San Paolo, ma in tutto il paese, come dimostrano le foto che mi sono state inviate e che pubblico qui di seguito. Mi è stato anche segnalato che i marciapiedi in tutta Palinuro sono invasi da erbacce e questo, oltre alla spazzatura, dà un senso di trascuratezza indegno di una meta turistica di livello come Palinuro è e merita di essere.
A Palinuro la gestione dei rifiuti è basata sul sistema della raccolta differenziata porta a porta. Per la particolare morfologia del territorio può capitare che i rifiuti lasciati per strada, pur nelle ore consentite, oltre ad offrire un pessimo spettacolo, indegno di una meta turistica di eccellenza, vengano dispersi da gabbiani ed altri animali. Ciò aggrava ancor più il lavoro degli operatori ecologici, che per di più, nel periodo estivo quando la popolazione di Palinuro aumenta di più di dieci volte, diventa ancora più impegnativo.
Alcuni anni fa, avendo visto come è gestita la raccolta differenziata in molte città italiane ed anche all’estero, mi permisi di proporre al sindaco Carmelo Stanziola la predisposizione di una serie di aree ecologiche, distribuite capillarmente sul territorio, soprattutto in prossimità di grandi condomini o di parchi, aree dotate di contenitori di vario colore, da utilizzare per i vari tipi di rifiuto. All’epoca egli si disse contrario all’idea, perché le persone poco dotate di senso civico avrebbero usato i contenitori per sbarazzarsi dei rifiuti anche al di fuori delle ore e dei giorni consentiti.
Può darsi che questo sia vero, ma, a quanto pare, gli incivili di cui sopra si sbarazzano ugualmente dei rifiuti nei momenti non consentiti abbandonandoli semplicemente per strada. Senza contare che, senza contenitori, anche chi si comporta benissimo è costretto a lasciare i rifiuti per strada a volte per molte ore prima che vengano raccolti. E in quelle ore essi restano in balia degli animali che li disperdono.
Non sarebbe il caso, caro sindaco, di ripensare a quella mia modesta proposta? Sono certo che lei, che in ogni momento dimostra di avere a cuore le esigenze di una località turistica come Palinuro, saprà trovare la soluzione adatta.
Noi tutti la ringraziamo anticipatamente.




Mingardina prima della rotatoria




Nei pressi di Mangia Arredamenti



San Paolo



Le Dune - Saline