14 luglio 2019

Palinuro, da mito a realtà

di Davide Cusati

La storia di Palinuro, località cilentana, è ricca di fascino, ed il merito è anche dei miti che aleggiano intorno ad esso.

Il nome stesso richiama alla mente la figura emblematica del nocchiero di Enea, Palinuro, personaggio della mitologia, caduto in mare di notte, tradito dal dio Sonno, mentre conduceva la flotta verso l’Italia.

Prima di arrivare alle coste del Lazio, Enea era passato dinanzi all’odierno Capo Palinuro.

Virgilio narra di una promessa fatta alla madre di Enea, Venere: proteggere suo figlio. In cambio Nettuno chiese una vittima.

Il nocchiero, nonostante fosse riuscito a raggiungere a nuoto la riva, venne scambiato per un mostro marino dagli abitanti del luogo, da questi ucciso e il suo cadavere venne abbandonato senza una sepoltura.

L'importanza di quanto scritto nell'Eneide è stato lo stimolo che si è concretizzato nell'idea, da parte dell'associazione "Publio Virgilio Marone", di realizzare una statua dedicata al nocchiero.

Ieri, 13 luglio 2019, la statua, realizzata in bronzo da Emanuele Stifano, è stata svelata.

Erano presenti il Sindaco di Centola, Carmelo Stanziola; il Presidente del Parco nazionale del Cilento, Vallo di Diano e Alburni, Tommaso Pellegrino; il senatore Franco Castiello; il vescovo della Diocesi di Vallo della Lucania, Ciro Miniero; il comandante della capitaneria di porto Francesca Federica Del Re; il capitano dei carabinieri di Sapri, Matteo Calcagnile ed il Presidente dell'associazione "Publio Virgilio Marone", Antonio Rinaldi.

La scultura, è stata posta all’ingresso del paese, come ad accogliere i visitatori e guidarli nella "terra del mito".